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Da: Dr. ANTONINO AURILIO
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Date: luned́ 14 luglio 2008
Time: 14.14.18
Acooogliendo l'invito del preg.issimo ing. GIANNI glinni e condividendo le sue considerazioni sul mio articolo del 6/06/08, vorrei fornire qualche considerazione sulla medicina basata sull' evidenza e la bioetica. Gli studi clinici controllati hanno l'importantissimo ruolo di dirci quali trattamenti sono efficaci, ma non sempre possono dirci quali pazienti li dovrebbero ricevere.Ogni trattamento deve essere calibrato sul singolo paziente , poiche' egli non e' un dato statistico , ne' la cura puo' essere prestabilita da un programma di compiuter o da u n addetto.Il giudizio clinico e' l'unica bussola per navigare nelle zone grigie, e piu' in generale per applicare le evidenze al paziente con terapia individualizzata.Anche quando i dati dell'EBM sono solidi e ampiamente condivisi , e' illusorio che conferiscono capacita' decisionali. sono solo una componenet della decisione clinica, di cui il giudizio clinico deve tenere conto.La medicina infatti non e' una discilpina intellettuale, ma una scienza allpicata, e l'arte medica sta nel dare le evidenze scientifiche alle singole persone, adattandole con ilntelligenza critica: il giudizio clinico rimanbe fondamnetale. Cav.Dr.ANTONINO AURILIO MEDICO SPECIALISTA IN IGIENE E MEDICINA PREVENTIVA- MASTER IN BIOETICA UNIVERSITA'ATENEO PONTIFICIO REGINA APOSTOLORUM ROMA- SEGRETARIO DEI MEDICI CATTOLICI DELLA DIOCESI DI CASERTA