agosto
Agosto,
congiungi la sposa al Padre,
al Figlio Martire per noi,
mentre Angeli cantano Osanna
cori festanti al mio cuore.
Sposa, Madre e Sorella passasti,
al cielo assurgendo, per l'anima
inoltrandoti pei meandri, crepacci,
ferite, mano leggera posasti.
Nel fondo mettesti pargolo ricciuto:
Gianpiero, Lia già c'era e in compagnia.
Non sete, non tremitio d'invidia
al labbro che non conobbe sorriso.
Notti deliranti senza stelle
luna, anima senza luce, scavata
da solchi profondi, trenodìa
per il chiesto e non avuto
sposa dell'anima, prima.
Improvvisamente
congiungendoti al Padre e Sposo e Figlio
passasti o Vergine sui solchi dell'anima
posasti mano lieve impercettibile.
Risorsi agosto,
tra le braccia eternamente
stretti finché vita m'è data
Gianpiero, gli atri già c'erano.
Reno Bromuro