(1451 – 1506)

 

 

      

Cristoforo Colombo nacque a Genova, tra l’agosto e l’ottobre del 1451. Primogenito di quattro figli  di Domenico(1) e Susanna Fontanarossa, poco si sa della sua vita fino al 1470, anno in cui la famiglia si trasferì a Savona, dove il padre iniziò a gestire una taverna ed a vendere vino. Dopo aver prestato servizio sotto Renato d'Angiò, nel 1473,  iniziò l'apprendistato come agente commerciale per i traffici di merci  delle famiglie Di Negro e Spinola. Nel 1474, si imbarcò per la  Grecia ed il  Portogallo. Nnel 1476, invece, Colombo fu a Bristol, poi, si recò a Gallway in Irlanda e, nel 1477, raggiunse l'Islanda.

         Nel 1479, sposò Felipa Meniz Perestrello, dalla quale, nel 1481, ebbe un figlio, Diego, rimanendo, per qualche tempo a Porto Santo, nella casa della moglie. Successivamente, si trasferì a Lisbona, dove il fratello Bartolomeo faceva il cartografo.Fu tra il soggiorno a Madera ed il successivo in Portogallo, che nella mente di Cristoforo iniziò a configurarsi l’ idea di una rotta breve per le Indie. Basandosi sulle carte geografiche del suocero, sui racconti dei marinai e su reperti Colombo cominciò a convincersi che al di là delle Azzorre dovesse esserci una terra,che   non poteva essere altro che l'Asia. A Lisbona  cominciò a documentarsi su testi geografici, come  l'Imago mundi di Pierre d'Ailly (1480) e il Milione di Marco Polo, ma fu una lettera che, nel 1474, Paolo Toscatelli indirizzò al canonico Fernan Martins, nella quale  il fisico fiorentino indicava la rotta verso ovest per raggiungere l'India, a pesare sulle sue decisioni. Infatti, dopo aver chiesto inutilmente al re Giovanni II la somma necessaria per il suo progetto, Colombo, nel 1485, dopo la morte della moglie, con il figlio si recò a Palos. Nel 1486 Colombo si presentò al cospetto di Ferdinando II di Aragona e di Isabella di Castiglia, ai quali presentò il suo progetto di raggiungere per mare il Catai ed il Cipango. Ma una commissione riunita per vagliare le effettive possibilità di riuscita del viaggio bocciò la proposta.      

           Nel 1488 Colombo ebbe un altro figlio, Fernando, da Beatriz Enriquez Arana.Negli anni seguenti Colombo cercò. inutilmente, di farsi ascoltare dalla corte spagnola e la medesima cosa fu con i sovrani di Inghilterra e di Francia. Solo, in seguito, conl'unificazione della Spagna, Colombo, grazie all'intermediazione del francescano Juan Pérez, del duca di Medinaceli e del tesoriere di corte Luis de Santangel,   firmò con Isabella di Spagna un contratto, il 17 aprile 1492 a Santa , secondo il quale, in caso di riuscita del viaggio,il navigatore avrebbe avuto il titolo di ammiraglio e la carica di Vicerè e Governatore delle terre scoperte. La somma di 2.000.000 di maravedí, necessaria per l'armamento della flotta, metà sarebbe stata versata dalla corte e l'altra metà da da alcuni banchieri italiani, tra cui il Berardi. Furono così allestite tre caravelle, la Santa Maria, di 150 tonnellate, capitanata da Colombo, la Pinta di 140 t. e la Niña di 100 t., al comando di Alonso e Vicente Pinzón, due armatori di Palos. Il 3 agosto, con 120 uomini di equipaggio, si avventurò nell'immenso Oceano Atlantico, la più grande avventura di tutti i tempi era iniziata. La traversata durò oltre due mesi, tra il malcontento dell'equipaggio, a cui Colombo spesso doveva nascondere la reale distanza compiuta per non scoraggiarli.  

           Il 12 ottobre, fu avvistata la prima isola, una piccola isola dell'arcipelago Bahama, nell'America centrale, detta Guanahani e ribattezzata da San Salvador. Colombo era sicuro di essere giunto in Asia, nelle terre descritte da Marco Polo; proseguendo  scoprì le  isole di Cuba e di Haiti, e nella sua convinzione, chiamò queste terre " Indie Occidentali" e gli abitanti "indiani". Ad Haiti costruì una fortezza, ove lasciò un piccolo contingente di uomini, quindi riprese  il mare per far ritorno in Europa.Nel marzo 1493, dopo una traversata altrettanto avventurosa il navigatore approdò a Palos, tra l'incredulità di tutti coloro che avevano osteggiato il suo progetto. Certo, pochi avrebbero prestato fede al racconto suo e dei suoi uomini, se non avesse portato con sé un carico di prodotti non conosciuti e dieci indigeni.  Nel giro di pochi anni, tra il 1493 e il 1500, seguirono alla prima altre quattro spedizioni, ma, tra queste, la più importante fu la seconda, partita da Cadice e fornita di 170 persone, con il fine di colonizzare i  nuovi territori per i reali di Spagna. Vennero scoperte le Antille e la costa nord dell'America meridionale, alle foci dell'Orinoco. Qui, a causa di ribellioni, che da tempo avvenivano nelle terre appena colonizzate, un inviato del re arrestò Colombo e lo portò prigioniero in Spagna, dove fu presto liberato.

              Nel 1504 si stabilì in Spagna ed alla morte della regina, sua protettrice, cadde in disgrazia. Morì a Valladolid, nel 1506, quasi povero, sempre convinto di aver raggiunto l'Oriente navigando verso Ponente. Il suo grande merito rimane, quello di aver compiuto un viaggio impossibile per la tecnologia di quei tempi, sulla scia di un’intuizione o forse di un sogno.

 

 

MEA CARMINA 

 

Quando è la luce

dei sogni

a guidare

 il tuo cuore,

 tu arrivi lontano,

oltre il sole

che muore.

Il tuo nome

 scavalca

le tempeste

 del tempo

e la gloria

cavalca

sulle ali

del vento.

Non c’e morte,

o invidia,

che scalfisce

 il tuo nome,

è la mano di Dio

che ti scrive

la Storia.

 

  

 

Franco Pastore
 

1) Tessitore di lana, che insegnò tutto al figlio, dalla lettura e scrittura alla cartografia. 


 

 

 

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