Igiene e medicina del lavoro: educazione sanitaria in campo lavorativO

 

I fattori che  minacciano l'integrita' psicofisica dl lavoratore oggi non  consistono piu' -o  soltanto- in quelli tradizionali, quali polveri, i  fattori microclimatici fisici, le  sostanze  tossiche. Si  sono  aggiunti, infatti, e  talora  anche  in  misura  preminente, quelli legati, alla  organizzazione  del processo produttivo : cottimi, turni,ritmi, orari straordinari monotonia, ripetitivita', ecc..

La  partecipazione  dell'operaio , del  gruppo omogeneo, diviene quindi strumento  indispensabile  per  la  rilevazione  dei  fattori  di nocivita', per la   modifica  delle  condizioni di lavoro. Viene cosi' valorizzato il  giudizio  soggettivo , mediante la   validazione  consensuale  del  gruppo  omogeneamente interessato alle  stesse  condizioni ambientali, nel valutare  la  tollerabilità' di  un ambiente, ossia  la  compatibilità con   le  esigenze  psicofisiche  di  benessere, specie la' dove  non e' possibile  una precisa  misura  strumentale. Da   qui'  la necessita' della "partecipazione  operaia" , per   definire  le  condizioni di  sicurezza  e  di tollerabilita' del  lavoro e  del rapporto continuo con  i tecnici della salute. Si  rendono   necessari alcuni  aspetti relativi a  queste partecipazione  e  cioe': il  collegamento diretto di  esperienze degli interessati, per  potere stabilire  i  criteri di  base per  la  costruzione  di  condizioni  ambientali favorevoli; la socializzazione  delle  conoscenze e  dei rilievi dei  tecnici della  salute nei confronti dei  lavoratori, in   modo da  potere  elaborare insieme  i criteri per la valutazione  dei  rischi. In pratica all'interno  dei  luoghi  di lavoro si  deve  realizzare  una  determinata sequenza  operativa che parte dai  lavoratori e  dalle  organizzazioni  operaie.
 

13-09-08


Cav. Dr. ANTONINO  AURILIO
 MEDICO SPECIALISTA IN IGIENE E MEDICINA PREVENTIVA