(IL SOGNO DI FEDRA)
(Heroides di Ovidio – Libro IV)
PERSONAGGI:
Ippolito (figlio di Teseo)
Fedra (moglie di Teseo)
Teseo (eroe ateniese)
Trama
Fedra, figlia del re di Creta Minosse e di Pasifae, fuggita dall’isola natale con Teseo e con la sorella Arianna, dopo l’uccisione del Minotauro, sposò l’eroe ateniese divenendo regina. Invaghitasi del figliastro Ippolito, durante l’assenza di Teseo da Atene invano tentò di sedurlo. Respinta dal giovane, si vendicò accusandolo presso il padre di aver attentato al suo onore. Teseo, sdegnato, condannò il figlio all’esilio, ma Fedra, ormai succube della propria follia d’ amore, si uccise con una spada di Ippolito.
Approfondimenti
Euripide compose su questo argomento ”L’Ippolito”, una tragedia portata in scena nel 428 a. C., Seneca, invece, chiamò la sua tragedia “ Fedra”.
Virgilio parla di Ippolito nel libro VII dell'Eneide (vv...1429-30), mentre Ovidio (3) così si esprime negli “ Heroides”: - …Nec quia privigno videar coitura noverca / terruerint animos nomina vana tuos. / Ista vetus pietas, aevo moritura futuro, / rustica Saturno regna tenente fuit. / Iuppiter esse pium statuit quodcumque iuvaret, / et fas omne fecit fratre marita soror…- (trad.)"Né poiché la matrigna vorrà accoppiarsi al figliastro / nomi vani atterriranno il tuo animo. / Codesta pietà è antica e morirà in un evo futuro, / esistette nel tempo in cui Saturno reggeva regni selvaggi. / Giove stabilì che fosse pio tutto ciò che giova, / e rese del tutto lecito che la sorella si accoppiasse al fratello…/". Con queste parole Fedra cerca di persuadere Ippolito ad abbandonarsi alla sua passione. Dante apprende di Fedra da Virgilio ed Ovidio, il poeta allude a lei con la perifrasi "spietata e perfida noverca" (Par. XVII) .
(PROLOGO)
Follia d’amor
s’accresce nel tuo cuore,
ed il disio s’alterna col dolore,
Ippolito è l’acqua che tu vuoi,
come quando hai sete
e bere non puoi.
Che grande eroe è stato
Il tuo Teseo,
ma or suo figlio risplende
più del sole…
l’amor brama bellezza
non parole.
Toccar e carezzare il corpo
Ignudo, languor ti porta,
solo col pensiero.
Scendono umori
dove non sei scorta:
son liquidi d’amore, veritieri.
Il giovine pudico, per lealtà
ed il voto, alla dea, di castità,
non cede a te, matrigna,
né alle tue voglie,
l’amore ricusa
ed il tuo fiore
non coglie.
(EPILOGO)
E la vendetta tua pervenne atroce
seppe Teseo, tuo marito e duce,
ch’il figlio avea distrutto onore e pace.
Contr’al figliuolo allor il grande rege
fu preso d’ira e molto si scaldò,
pubblicamente, reo, lo giudicò.
Lontano lo mandò, in altra terra,
strappandolo dalla mente
e dal suo cuore,
poi chiese a Giove
di mutarne sorte
punirlo non bastava, volea la morte.
Nell’oltretomba Ippolito discese,
e Fedra, con la sua spada, si distese.
Quando la verità rese giustizia
il cuore di Teseo si schiantò
vide l’inganno e, con gran mestizia,
giù nell’Averno, si precipitò.
_________________
NOTE:
(1) Teseo: mitico eroe greco; figlio di Egeo, re di Atene e di Etra gli sono attribuite nnumerevoli avventure eroiche e uccisioni di mostri, di assassini e di malfattori, fra i quale il brigante Procuste. Tra le sue imprese le più famose figurano la discesa all'Inferno e il ratto di Proserpina, l'uccisione del Minotauro, l'impresa degli Argonauti (compagni di Giasone nella ricerca del Vello d'Oro).
(2) Ippolito, figlio di Teseo e dell'amazzone Ippolita, si era consacrato a Diana, regina delle Amazzoni, e per questo motivo viveva in assoluta castità.
(3) P. OVIDI NASONIS- “EPISTVLAE HEROIDVM”: IV. Phaedra Hippolyto – 129 e seg.-
Franco
Pastore
( da “
AMORE E MITO)