CHIRURGIA: IL TRAPIANTO DEL FEGATO
Il trapianto ortotopico di fegato consiste
nella rimozione di un organo irreversibilmente danneggiato e nella sua
sostituzione con un nuovo fegato prelevato da cadavere e quindi impiantato
nella sede anatomica naturale. Tale tecnica operatoria e' quella piu'
diffusamente praticata, essendo ristretto ad una casistica molto limitata di
pazienti affetti da epatite fulminante l'innesto di un fegato ausiliario
all'interno della cavita' addominale lasciando in situ quello malato (trapianto
etrotopico di fegato). Il primo trapianto di fegato epatico eseguito nell'uomo
risale al 1963 a d opera di THOMAS STARZL.
dai primi tentativi di
quel periodo caratterizzati da una sopravvivenza molto bassa dei pazienti
trapiantati, si e' passati ad un vertiginoso miglioramento dei risultati nei
primi anni 80 grazie soprattutto all'introduzione di un
nuovo farmaco immunosoppressivo, LA CICLOSPORINA, che ha permesso di
superare la barriera di istocompatibilita' del sitema HLAtra ricevente e
donatore. PER FINIRE il miglioramento della terapia immunosoppressiva
e l'affinamento di tecniche intraoperatorie, come l'impiego del by-pass venoso
durante la fase anepatica per il mantenimento delle condizioni emodinamiche
del paziente, hanno elevato la sopravvivenza media che si e' attualmente
collocata, cumulando pazienti adulti e pediatrici, attorno al 70% a 5 anni.
17-10-08
CAV. DR. ANTONINO AURILIO
MEDICO SPECIALISTA IN CHIRURGIA