INDICAZIONI ALLA TROMOENDOARTERIECTOMIA CAROTIDEA

 

Come rilevato da recenti indagini statistiche l'ictus cerebrale e' la terza causa di morte e , per coloro che lo superano, la prima causa di invalidita' piu' o meno grave. Questa situazione genera una serie di conseguenze a cascata che ricadono pesantemente sul sociale e che riguardano il recupero dell' handicap fisico , comportando l'impegno dei familiari e notevoli costi economici. E' evidente che l'attenzione per tale patologia e' massima sia nella ricerca di una valida prevenzione sia di una terapia adeguata. L'ischemia e ' responsabile del 75% dei casi di stroke, l'emorragia viene chiamata in causa per il 15% mentre i restanti casi, 10% riguardano patologie a eziologia diversa(arteriti, presenza di fattori predisponenti la trombosi , cause sconosciute). Tra i fattori di rischio vi sono fattori modificabili che si possono prevenire(ipertensione, fumo, fibrillazione atriale, tia, cardiopatie, alcol, obesita' , diabete, cocaina) e quelli non modificabili( eta', sesso, razza, stroke pregresso, familiarita'). La terapia chirurgica viene presa in considerazione quando nello scrining a cui viene sottoposto il paziente con TIA o ictus cerebrale non grave , si evidenzia una stenosi carotidea che ragionevolmente puo' essere considerata l'elemento causale. In base agli studi di due grande TRIALS CLINICI( uno nordamericano - NASCET- e uno europeo-ECST-) sono state stilate le indicazioni all' intervento di tromboarteriectomia carotidea che hanno dato due elementi di certezza:

1) i pazienti con stenosi carotidea superiore o uguale al 70% valutate con angiografia, vanno
sottoposti ad intervento.

2)i pazienti con stenosi 0-30 % non traggono beneficio dall'intervento.

3) i pazienti con stenosi tra il 30% e il 69% , in generale non traggono vantaggi dall'endoarteriectomia.I criteri di inclusione alla CEA - tromboanrteriectomia sono : Tia, recente stroke non disabilitante, infarto retinico, amaurosi transitoria; quelli di eslusione sono : occlusione carotidea, grave stenosi intracranica, stroke cardioembolico, ipertensione e diabete non controllabili, insufficienza renale, bpco grave, precedente CEA).

La tecnica operatoria e' di competenza sia del chirurgo VASCOLARE che DEL NEUROCHIRURGO in centri chirurgici che devono avere un rischio di mortalita' operatoria minore del 3% ed una morbilita' operatoria del 5%. Riguardo alle tecniche anestesiologiche vi sono due tecniche utilizzate , una e' quella locoregionale e l'altra e' quella ijn anestesia generale.
Centro di eccelenza e' la IX DIVISIONE DI CHIRURGIA GENERALE, VASCOLARE E BIOTECNOLOGIE CHIRURGICHE DELLA SECONDA UNIVERSITA' DI NAPOLI diretta dal PROF. A. BARBARISI, dove con ottimi risultati clinici l'equipe' del Dr. ANTONIO GIORDANO- chirurgo vascolare - esegue interventi di CEA(tromboarteriectomia carotidea) e di alta chirurgia vascolare( aneurisma dell'aorta addominale , baypass femoro-femorale e femoro -popliteo, simpaticectomie lombari, baypass axillo- femorale, ecc... ) risolvendo brillantemente problemi clinici di rilevante difficolta' tecnica con un rapporto empatico ed umanizzante per il paziente che spesso versa in gravi condizioni psico - fisiche.


14-12-07
 

Dr Cav. ANTONINO AURILIO
MEDICO-SPECIALISTA IN CHIRURGIA SPECIALISTA IN IGIENE E MEDICINA PREVENTIVA
C.T.U. TRIBUNALE S.MARIA C.V.