E' un approccio nato  tra gli anni 40 e  gli anni 60 di natura  filosofica  che  pone  profondi e  interessanti interrogativi  sull'essere  umano, sulla sua natura e  sul  significato di  concetti quali ansia, disperazione, dolore; gli esistenzialisti pongono l'accento sull'importanza  della creativita' e dell'amore, che  sono alla  base di  tutta  la persona  umana. La percezione  dell'essere  vivi dell'essere presenti nel mondo, e'  un sorta  di  precondizione  per  la soluzione  dei problemi dell'essere  umano; l'esperienza  dell' "io sono" cosi teorizzata e  contrapposta  all'esperienza  del " non  essere" , che  si  concretizza nell'avvertire  una  minaccia costante di  morte  accompagnata  a  un'ansia  insistente e  paralizzante YALOM, uno  dei  maggiori esponenti di  questa  corrente, nel 1981  ha esposto chiaramente quali siano i  concetti  di base rilevanti per la  teoria esistenzialista, essi  sono: - LA  MORTE - LA  LIBERTA' - L'ISOLAMENTO INTERPERSONALE-L'ASSENZA  DI   SIGNIFICATO. Al  centro DELLA PSICOPATOLOGIA ESISTENZIALE  C'E'  IL  CONCETTO  DI  ANSIA. Per finire, il  terapeuta incoraggia il paziente a essere padrone dei propri  sentimenti,atteggiamenti, emozioni e cognizioni, a PERDERE l'atteggiamento tipico"del   IO  SONO AMMALATO, NON  C'E'  NULLA   DA FARE, QUALCUNO DEVE  AIUTARMI, IO  DA   SOLO  NON  BASTA  ME STESSO". IL  primo atteggiamento da  combattere  e'  il  VITTIMISMO. Durante il  cammino analitico, il paziente arrivera' a  sperimentare  e ad apprender  nuove strategie per  affrontare problemi esistenziali come  la  morte  e l'ansia che  da essa  deriva, l'isolamento, la solitudine, l'assenza di un significati nella  propria  vita.
 

29-12-08

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 CavDr  ANTONINO  AURILIO    
MEDICO SPECIALISTA IN  IGIENE  EMEDICINA PREVENTIVA  LEGITTIMATO I N PSICOTERAPIA MASTER IN  BIOETICA

UNIVERSITA' PONTIFICIA  REGINA  APOSTOLORUM ROMA