psicologia del cambiamento: LA TERAPIA CENTRATA SULL' INDIVIDUO Parte 1
Il padre di questa tecnica fu CARL ROGERS , nato nel 1902 e morto in pieno fervore creativo nel 1987 . La carriera di questo importante personaggio inizio' nel 1931 a New York: qui Rogers getto' le basi di un nuovo approccio terapeutico che poi sara' definito non direttivo ; all' inizio fu concepito piu' come una modalita' di counsling che una terapia vera e propria , ma le cose cambiarono quando ci si rese conto del potenziale curativo della tecnica . Rogers introdusse il termine cliente in luogo dell' arcaico paziente , in chiara opposizione con il modello medico allora dominante che riteneva il disturbo psichiatrico un problema di interesse squisitamente medico . Rogers cerco' di restituire al pazientela sua dignita' , nel tentativo di " umanizzare " , gli interventi terapeutici di ordine psichico , ribadendo l'assoluta e inviolabile unicita' della persona , sia essa mentalmente disturbata o meno . Negli anni 50 e 60 la tecnica rogersiana si sviluppo' in molti campi delle relazioni umane, e fu definita come il nuovo approccio " centrato sul paziente ".
Molti sono i concetti innovativi proposti da Rogers , innanzitutto egli parlo' della tendenza all' attualizzazione : con cio' si riferiva alla tendenza innata degli organismi umani e non a crescere , svilupparsi , modificarsi in maniera tale da raggiungere un adeguato funzionamento . Tale tendenza mira dunque a ottimizzare le caratteristiche dell' individuo in maniera di adattamento e conservazione .
Rogers rielaboro' in maniera , efficace anche il gia' noto concetto di se' , che diviene , secondo l'approccio centrato sul cliente , un prodotto sociale , che facilita un processo di differenziazione fra cio' che appartiene al mondo interno del soggetto e cio' che appartiene al mondo esterno. IL Se ' e' quindi disponibile alla coscienza ma non necessariamente cosciente , ed e' in grado di influenzare la percezione e il comportamento del soggetto perche' determina il modo in cui le esperienze di vita vengono percepite e
assimilate.
L'esperienza soggettiva e' infatti un tema centrale nella teoria rogersiana : con questo termine si indica quella realta' fenomenologica interna che presiede a ogni comportamento e giudizio dell' essere umano . Rogers , aggiunge a cio' il concetto di experencing , cioe' quel processo secondo cui un sentimento inconscio supera , grazie all' esperienza dell' analisi , la barriera della censura e diviene pefrfettamente cosciente .La patologia , in questa ottica , e' vista come incongruenza fra l'organismo e il concetto di Se' , ed e' favorita da quelle esperienze ( negative ) che mettono in discussione il Se' o una sua qualche parte . In altri termini : il soggetto ha un forte e radicato bisogno di considerazione, cioe' un desiderio di essere amato e accettato dalle persone che egli stima , e contemporaneamente un forte bisogno di autoconsiderazione , connesso alle esperienze di Se' gratificanti o frustranti. Se il soggetto ricevera' solo considerazione positiva , anche la sua autoconsiderazione sara' tale ; se al contario ,
esperisce primariamente esperienze negative , le parti del suo Se' rifiutate dagli altri saranno espulse dalla coscienza mediante un' azione di difesa delle istanze psichiche , che produrra' l'incongruenza : il Se' del soggeto e' quindi minacciato nella sua intereza , e rischia di essere scisso per eliminare quelle componenti che , attraverso il rifiuto sociale , rischiano di divenire frustranti.
Cav.O.M.R.I. DR ANTONINO AURILIO
MEDICO ODONTOIATRA
SPECIALISTA IN CHIRURGIA E IN IGIENE E MEDCINA PREVENTIVA..
PSICOTERPEUTA perfezioato in logoterapia e analisi esistenziale ....dr in scienze religiose