LE SOSTANZE VOLUTTUARIE

 

In tutte le epoche e in tutte le civiltà si sono assunte certe  sostanze esclusivamente per gli effetti derivanti dal loro uso, essendo esse  capaci  di provocare  stati  psichici particolari, insoliti, ed elettivamente ricercati a vari fini (culti, ritualità sociali, o mero piacere). A tal  fine  si sono  via  via impiegate  diverse  sostanze- sia reperite come tali in natura, sia frutto della inventiva umana ovvero sintetiche prodotte dalla  tecnologia- dotate appunto della caratteristica di indurre sensazioni o condizioni psichiche speciali, non ottenibili senza  il  loro  impiego. Esse, che sono tra l'altro  non  necessarie all'economia dell'organismo in senso fisiologico, si denominano  sostanze psicoattive, proprio  perchè  indipendentemente  dal  loro valore  nutritivo o energetico, per gli effetti che provocano  riguardano  la  sfera  psichica. Le  proprietà  psicoattive(o  psicotrofe)  sono  appunto  quelle delle  sostanze che inducono una modificazione dello stato psichico, che  è  tipica e  diversa  per  ogni sostanza. Fra  queste  sostanze  psicoattive, si denominano sostanze voluttuarie quelle  che  sono capaci di provocare  effetti psichici  particolarmente  ricercati perchè piacevoli: tali sono il tabacco,l'alcool, il caffé, il tè, ed anche tutte le droghe (o  con termine  equivalente  sostanze  stupefacenti) che  vengono  assunte proprio in un modo o nell'altro danno  piacere, talchè  si  può essere  indotti a  reiterare l'uso per  potere  nuovamente  fruire i piacevoli effetti. Però sicuramente le sostanze voluttuarie  possono inoltre risultare dannose,quando il loro consumo  viene  prolungato nel  tempo: può aversi  una dannosità di ordine  fisico: quasi tutte le sostanze hanno effetto  più o meno  tossico e  molte possono provocare gravissime  malattie. Altrettanto noti sono i danni psichici, legati  all'abuso  di  talune  sostanze   voluttuarie: si pensi ancora  all'alcol o a certi  stupefacenti, come la cocaina, l'eroina, certi allucinogeni, della  cui pericolosità sulla   mente  certi sono  gli  effetti  negativi. Sono  da considerarsi poi gli effetti comportamentali negativi, che talune sostanze voluttuarie (in particolare  alcol e  stupefacenti)  frequentemente  inducono: da qui anche l'interesse criminologico, poichè tali comportamenti si riflettono sfavorevolmente sul  funzionamento sociale, che  spesso si  concretizza in  problemi  familiari, in  abbandono del  lavoro e anche  nella  commissione  di  reati. Per   finire è necessaria una opera di prevenzione per prevenire le possibili tossicodipendenze, prevenzione  che in primis va'  effettuata con  una adeguata informazione e formazione delle giovani generazioni che  deve  basarsi  nell'indicare precisamente la sicura pericolosità dell'uso  di  tali  sostanze  voluttuarie.

 

16-10-07

 

DR. CAV. ANTONINO AURILIO
MEDICO SPECIALISTA IN  IGIENE E MEDICINA  PREVENTIVA