luglio 

 

 

Speranza gioiosa con fiore di carne

cuore traboccante porti tra le braccia

il domani, a me tristezza e delusione.

 

Attesa d'affanno vagheggiata

svuota massimamente il cuore

che chiuso in solitudine vede

un mulo due piedi e un pallone.

 

Ragioni coi piedi come luglio

come tutti in quest'aria putrida

che uccide, affossa, distrugge.

 

Lungo le rive del Tammaro, all'ombra

dei pioppi fossi rimasto ad ascoltare

l'"a solo" delle cicale, l'arpeggio

delle acque, e dissetarmi alla fonte

nascosta tra i lecci, vicino al mulino

in compagnia dei pesci a rincorre sogni.

 

Ma venisti e Greppia sorrise

illuminando l'intera nebulosa.

 

Più bello parve il Tirreno

quella luminosa sera del due.

Tu risvegliavi sogni più arditi,

per un attimo lungo le rive

del Tammaro ritornò mio cuore.

 

Ma come luglio

torrido afoso accecante sei

nemmeno la fonte tra i lecci

potrà dissetarmi.

 

Potresti riportarmi lungo le rive

del Tammaro, tra pioppi e lecci

per disseppellire fanciullezza,

se lasciassi la sfera

e adoperassi il cervello.

 

 

Reno Bromuro

 

 

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