medicina psicosomatica E CHIRURGIA PLASTICA-ESTETICA
L'esperienza dei chirurghi stessi dimostra
che coloro i quali richiedono operazioni estetiche , soprattutto
rinoplastiche, formano una popolazione eterogenea. L'intervento non pone
problemi se le attese dei pazienti sono proporzionate ,ma si e' constato
che assai spesso ci si imbatte in pazienti "dismorfofobici" che si sentono
a disagio nella propria pelle e che hanno concentrato sul proprio naso
un disagio che attinge, per alimentarsi,a varie fonti spesso patologiche. Si constata allora che l'operazione non risolve tutti i
problemi e che il paziente deluso diviene rivendicatore. I chirurghi hanno
pertanto cercato di compiere una selezione piu' accurata in
collaborazione con gli psicologi. Si e' giunti cosi' alla conclusione
che le persone equilibrate le quali aspirano a correggere un difetto
fisico evidente , o desiderano migliorare l'aspetto , rientrano nel
novero delle indicazioni valide ; al contrario, in coloro che tentano di
trovare il mezzo di sbarazzarsi di un conflitto psicologico complesso,
del quale il naso assurge a capro espiatorio, come in coloro la cui
psicopatologia sia grave, l'intervento non dara' i risultati sperati;
viceversa, rischia di alimentare e canalizzare la rivendicazione di questi
pazienti nei confronti dei medici in generale e del chirurgo in
particolare. Se l'intervento aumenta la fiducia in se' del paziente, per
esempio permettendogli di trovare una identita' propria o sopprimendo una
caratteristica avvertita come penosa ( come quella che contrassegna
l'appartenenza a una minoranza etnica,caso frequentemente citato nella
letteratura),l'operazione puo' promuovere un sollievo soggettivo.
Ma qualora la deformita' serva a mascherare un conflitto nevrotico,il
paziente si trovera' piu' che mai,dopo l'operazione, alle prese con le
proprie difficolta' e l'intervento sara' per lui fonte di delusione. Per
finire gli interventi di chirurgia plastica estetica , aldila' delle
difficolta' tecniche, vanno effettuati dopo accurata valutazione
psicologica dei pazienti candidati all'intervento , cercando di capire
le motivazioni profonde del paziente all'intervento e non operando i
pazienti che presentino disturbi psicologici che vanno diagnosticati
da personale esperto, onde evitare rivendicazioni medico legali e
delusioni del paziente che nell'intervento forse cercava qualcosa che
l'intervento non gli poteva dare ( trovare un suo equilibrio
psicologico e una correzione della sua nevrosi).
12-03-08
Per domande in diretta e richieste di consulenze: tel 330348886
Cav.Dr. ANTONINO AURILIO
MEDICO SPECIALISTA IN CHIRURGIA SPECIALISTA IN IGIENE E MEDICINA
PREVENTIVA PERFEZIONATO IN CHIRURGIA ESTETICA DEL VISO C/O SECONDA
UNIVERSITA' DI NAPOLI - C.T.U. TRIBUNALE S.MARIA C. VETERE