PSICO-ONCOLOGIA
l'Esistenza di un nesso tra storia personale e malattia tumorale era noto gia' alla scuola ippocratica.Galeno (129-201Era corrente) faceva notare che le donnne malinconiche sviluppavano un carcinoma mammario molto piu' spesso delle donne sanguigne.A cominciare dal rinascimento e poi con l'illuminismo tali nozioni andarono perdute,causa la sempre piu' netta dicomia tra corpo e psiche,inziata con la tecnologizzazione.solo negli anni 60 del nostro secolo si comincio' a studiare estesamente gli aspetti mentali ed emozionali delle malattie tumorali.Comincio ad affermarsi la nozione che spesso al principio di una malattia tumorale c'e' un dispiacere non superato: ai malati di tumore mancherebbe spesso la capacita' di affrontare e superare i problemi e di elaborare gli eventi dolorosi della vita(carenza di strategie di superamento-coping strategies-)L'io rappresenta l'elemento di congiunzione e l'intermediario tra la sfera somatica e quella psichica.Il rapportarsi dell'io agli oggetti somatici e psichici("investimenti" 0 proccupazioni) e' intercambiabile.gli aspetti stutturali ed emoozionali racccolti dal mondo possono ,come contaminanti,condurre ad alterazioni somato.patologiche.Nelle prime fasi postnatali(i primi sette anni) gli investimenti oggettuali sono ancorati quasi esclusivamente nel proprio corpo e nella madre(narcisismo primario) e sono associati a forme patologiche specifiche(malattie infantili; tumori: neuroblastomi, retinoblasomi, tumori di WILMS). Nelle fasi di sviluppo successive si investe sempre piu' energia su oggetti di riferimento esterni: altre persone,oggetti,scopi.Nel ciclo biologico ci sono tuttavia certe costanti nell'estensione e nella revoca di tali"investimenti"(matrimonio,carriera,morte del partner ecc...).La maggior parte delle fobie e angoscie, e le resistenze ai fattori di stess , si acquisiscono durante l'infanzia.Un ruolo importante riveste la fiducia,nei primissimi tempi, nella costanza oggettuale della madre( o di un sostituto materno) e dei genitori.Da questo dipende poi come l'adulto elaborera' le perdite oggettuali: se sara' abbastanza elastico e riuscira' a sostituire facilmente una persona di riferimento oppure no.L'esperienza insegna che le persone fiduciose e capaci di stabilire legami emozionali possono sopportare le perdite oggettuali molto meglio di quelle che a causa di esperienze negative precoci hanno sviluppato una sfiducia nei confronti delle altre persone.In caso di perdita oggettuale e nelle situazioni di pericolo l'uomo, come qualsiasi altro organismo ,cerca di sottrarsi alla situazione pericolosa regredendo su una posizione difensiva.L'io che media tra esperienza psichica e soma puo' interiorizzare gli eventi distibuendoli in modo sbilanciato.Ne possono derivare regressioni neurotiche e psicotiche e una instabilita' dell'io.Nelle persone "somatizzanti",invece, la regressione porta ad una "contaminazione organica".Si presenta una inibizione mascherata: bisogni e desideri non vengono espressi direttamente , ma vengono elusi con comportamenti un po' appariscenti: iperattivita' professionale,comportamento ligio alle norme, durezza contro se stesso , ottimismo ostentato ecc..Mentre il primo tipo non riesce a mantener intatti i suoi adattamenti personali e sociali, il secondo tipo tende alla rimozione dei conflitti psicologici e sociali.Si puo' notare che di soilto le persone con inibizione mascherata si orientano ovvero si adattano alle cause dell'inibizione, invece di superarle.Si instaura allora un circolo vizioso che puo' condurre ad una forma di inibizione scompensata, che non si riesce piu' ad eludere, per es. in seguito alla morte di una persona intima, a ujna separazione o altri eventi trumatici.Per concludere tutti questi fattori vanno considerati nella genesi della malattia tumorale , anzi si puo' affarmare che e' necessario comprendere i meccanismi di compenso degli eventi traumatici per cercare di risolvere la emozioni negative che indubbiamente influiscono sulla funzionalita psico fisica fino anche da arrivare a produrre patologie tumorali; spesso affrontare e mettere fuori le emozioni risulta molto salutare impedendo che le stesse si somatizzino.
DOTT. ANTONINO AURILIO
MEDICO ODONTOIATRA SPECIALISTA IN CHIRURGIA
SPECIALISTA IN IGIENE E MEDICINA PREVENTIVA
LEGITTIMATO IN PSICOTERAPIA- MEDICINA PSICOSOMATICA
ESPERTO IN OMEOPATIA OMOTOSSICOLOGIA E DISCIPLINE INTEGRATE
C.T.U. TRIBUNALE DI S. MARIA C. VETERE
03/04/07