da "un maledetto amore"

 

 

 

A sipario calato‚ viene posta una sedia al centro‚ dove Monica si va a sedere‚ guarda verso il pubblico e cala la testa‚ come una che sta silenziosamente piangendo‚ si asciuga le lacrime con il palmo delle mani e… ]


Monica :- (a cavalcioni della sedia) Prima di dare inizio alla rappresentazione‚ ho sentito il bisogno di parlarvi‚ come si dice‚ col cuore in mano. La mia storia non è semplice ma‚ nello stesso tempo‚ non è nemmeno particolare‚ perché come me ce ne sono tante. Molti di voi penseranno: ma questa che cosa vuole! Siamo venuti per assistere ad una commedia, non per sentire vaneggiamenti. Siate buoni‚ vi prego! Ho bisogno di togliermi un peso dall’animo‚ io…non sono una puttana!


Voce fuori campo: - Lo sei invece‚ altrimenti dicci come bisogna chiamare una che si innamora dell’uomo di sua sorella?-


Monica
:- Nooo! Le cose non stanno esattamente cosi! (piange e come in delirio‚ con la vo-
ce che è
tutto un tormento) non sono una puttana! …-


Voce fuori campo:- Adesso, smettila! Il pubblico non vuol perdere tempo!-


Monica :- Fatemi parlare, vi prego, fatemi dire quel che mi agita dentro, il pubblico mi comprenderà meglio, capirà che rimanere orfana a sedici anni è come strapparsi il cuore dall’anima e brancolare nel buio in cerca d’amore –


Voce dal pubblico:- ora cerchi circostanze attenuanti, ma l’enormità rimane!


Monica
:- (rivolgendosi al pubblico) Si,…è vero…lo amo, ma… non mi ha mai sfiorata nemmeno con un dito, mi ha nutrito, mi ha fatto da padre e da madre ed io...mi sono solo divertita a fargli del male…a provocarlo, a farlo ingelosire, a giocare con il mio amore...e con il suo, quando mi sono accorta che mi amava come io lo amavo. In fondo, non abbiamo fatto male a nessuno, abbiamo solo nutrito i nostri sogni e dato sfogo alle nostre fantasie. Ma, scusate, voi non ne avete di fantasie? Quante donne, qui in sala, immaginano di essere con altri uomini, quando fanno all’ amore con i loro mariti? E poi, (marcando la voce) siete sicure che quando vi prendono, con gli occhi chiusi, e sussurrano, nel delirio, quelle frasi che ben conoscete, stiano realmente pensando a voi? Ma…(riflette qualche istante) pensandoci bene…perché mi sto giustificando con voi, che vivete le mie stesse ansie? Guardatevi pure tranquillamente lo spettacolo e giocate pure a fare i moralisti…gli ipocriti…io vado ad iniziare la mia commedia! (si alza e scompare velocemente tra le quinte. Viene ritirata la sedia ed inizia la sigla con lenta apertura del sipario)-


EPILOGO

(bussano alla porta, è troppo, decide di non aprire, insistono, il campanello risuona più volte, borbotta fortemente indignato e va ad aprire deciso a reagire, ma è Mario, suo cognato…)



Mario :-Rossella ti ha telefonato?-


Carlo :-Si, quanto è cara!-


Mario :-Comunque, veni su a cenare qualcosa, non puoi stare

            digiuno!-


Carlo :-Ti giuro che non ho fame ed ho desiderio di rimanere un po’ da solo, scusami, ti sono grato per il pensiero gentile, ma proprio non ce la faccio...domani sera! Domani sera ceneremo tutti insieme, te lo giuro…-


Mario :- va bene, vuol dire che più tardi ti farò portare un po’ di frutta da Monica. Ciao,Buonanotte!-


Carlo :-Buonanotte!- (la porta si chiude ed Carlo ritorna a sdraiarsi sul divano, preme il telecomando e una musica dolce e malinconica si diffonde nella stanza, la stessa della sigla, accomoda i due cuscini del divano e si accinge a dormire… trascorrono pochi secondi suonano alla porta…spazientito e di malavoglia va ad aprire, è scalzo, la camicia aperta davanti e la cintura dei pantaloni allentata… è Monica che è scesa con la frutta –


Monica :- Ti ho portato un po’ di frutta, ma mi sarebbe piaciuto averti a cena su, con noi (entra ed accosta la porta, dirigendosi verso il tavolino del salotto, per poggiarvi la frutta)-


Carlo :- L’ho spiegato a Mario che non mi sentivo di salire, mi sento particolarmente…(sviene alle spalle di Monica, trascinandosi nella caduta un appendiabiti di legno a cui cerca di aggrapparsi)

 

Monica :- (accorre sgomenta e cerca di rendersi conto dell’ accaduto...Si china su di lui e viene fuori la donna innamorata, che non riesce più a contenersi…) Carlo, amore…rispondi...mi vuoi far morire di paura? Tesoro… ci sono io con te… apri gli occhi…ti amo…(lo bacia ovunque e lo carezza in modo convulso)… vita mia… mio unico desiderio…( si ferma sulle sue labbra e dispensa una infinità di baci intorno alla sua bocca… Carlo sembra riprendersi...ma lei continua in preda ad una grande ed incontenibile eccitazione)… Sei mio,mio,mio...amore, mio unico grande amore...ti amo da sempre cuore mio ( lo carezza ovunque in una smania incontenibile… Carlo si sveglia, lentamente recupera l’accaduto…)- 


Carlo :- (ora lucido) No! Anima mia… non è giusto...non dobbiamo…( cerca di fermarla) anche io ti amo da sempre ma occorre essere forti… ti pre… (un bacio di Mo
nica blocca ogni residuo di resistenza… ed Carlo risponde con uguale calore a quell’amore che sta esplodendo: incomincia a ricambiare abbracci e baci, finché un’unica stretta non li unisce in un corpo solo) Mia unica grande passione...quante volte ho goduto al solo pensiero dei tuoi baci…-


Monica :-Che bello! E’ una musica sentirti, ascolarti... essere tua… (gli strappa la camicia e cerca di aprirgli i pantaloni…)...ti desidero...ti desidero da sempre…(trova il suo “desiderio”) eccolo...finalmente...come è dolce toccarti...il tuo profumo…(chiude gli occhi)...godo...godo..(aumenta il ritmo frenetico della mano)Dio mio!...che sensazione! ...-


Carlo :- Mia,mia,mia...sei la mia unica ragione di vita! (Le apre la camicetta e poggia il viso sul suo seno, poi le alza le gonne e...incominciano a rotolarsi avvinti, dimenticando che la porta è solo accostata)

 

Monica :- Siiiii, oh Dio, muoio di piacere,Dio,Dio...godo ancora...è un piacere senza fine… (in quel momento, il più convulso, si apre la porta e compare Mario e Monica continua...)...ho sempre pensato a te...anche mia figlia... è come se fosse tua…-


Mario :- (un grido di dolore…) Monicaaaaaaaaa!- (La coppia non sembra nemmeno accorgersene, continuando l’amplesso...la musica si alza di tono...il sipario comincia a chiudersi, quando,quasi alla fine, s’ode un colpo di pistola, quella del papà di Monica,che Carmen, custodiva nel cassetto dell’entrata)-

                                                            

(E' calato il sipario)

 

Franco Pastore

 

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